Quante corse da bambini in questa piazza, tanti amici e cuginetti, ogni luogo un ricordo, un profumo, una voce.
Ogni dimora con la chiave alla porta, le scale ripide, gli arredi di legno. Nonni e Zii sempre con un sorriso e un dolcetto da donarci.
Le nostre "gite" con il pranzo al sacco, erano dirette in tutta la zona, alle Crocette, al Faro, alla Grotta delle Capre, già erano il prologo delle nostre successive avventure da "grandi".
Ricordo sempre con affetto mio Zio Terzilio quando mi portava in barca a pescare. La sera al tramonto calavamo le reti, e la mattina all'alba andavamo a riprenderle. Mi ha insegnato a riconoscere i vari pesci, le abitudini marinare, a integrare il cielo con il mare, stimolando quella passione naturale che era già nata in me.
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